Protagonisti di questo acquerello sono al contempo un monumento e un luogo di Parma oggi completamente trasformati; ci troviamo infatti nei pressi della stazione ferroviaria, in una vasta area che corrisponde all’attuale Via Verdi, dove si trovava un tempo il fastoso Monumento a Giuseppe Verdi, che costituiva l’ingresso alla città per coloro che arrivavano in treno.

Autore dell’acquerello fu Aldo Raimondi, pittore e professore presso il Reale Istituto d’Arte di Parma. Romano di origine, si formò all’Accademia di San Luca ed ebbe come maestro il pittore orientalista Giuseppe Signorini. Nel 1926, a soli 24 anni, giunse a Parma per insegnare e dove ebbe modo di farsi conoscere come valido acquerellista, realizzando una serie di acquerelli dedicati agli scorci cittadini. Nel 1930 organizzò a Parma la sua prima mostra personale. Lasciò la città nel 1939 per andare ad insegnare a Brera. Dal 1938 al 1940 fu illustratore per la “Domenica del Corriere”, poi, per il resto della sua carriera, si dedicò solo alla pittura. Eseguì i ritratti di ben tre Pontefici: Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI. Morì a Milano nel 1997.

In questo acquerello datato 1931 e proveniente dalla collezione dello storico dell’arte Roberto Tassi, Raimondi dimostra la sua abilità nel rendere nitide le forme dell’architettura del monumento, ma al contempo le inserisce nel paesaggio senza scadere nella monumentalità o nello “scenografismo”; l’atmosfera è sognata e l’immagine risulta suggestiva. il pittore propone una visione del soggetto.

L’artista dipinge una veduta di città ‘immediata’ tramite macchie cromatiche; inserisce poi piccoli e delicati brani di natura ed elementi, quali per esempio la carrozza, che trasportano l’immagine fuori dal tempo.
Possiamo facilmente immaginare l’artista che, munito di taccuino, in una tiepida giornata autunnale, come suggerisce il colore delle foglie dell’albero a sinistra, osservava da una delle aiuole circostanti il superbo monumento e la vita che si svolgeva intorno, con uomini e donne a passeggio, mentre a destra su una carrozza, proveniente forse dalla stazione ferroviaria, una signora elegante, probabilmente una viaggiatrice, si accingeva a compiere un tour in città.

Fonte: www.fondazionecrp.it